Un dilemma...
Durante la pandemia da COVID-19, l’importanza dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e dei Dispositivi Medici (DM) è diventata evidente come mai prima. Ogni giorno, nei media e nei discorsi quotidiani, sentivamo parlare di DPI e DM, sottolineando il loro ruolo cruciale nella lotta contro il virus.
I DPI possono essere considerati come strumenti di protezione “accessori”, progettati per salvaguardare l’operatore da rischi per la salute o la sicurezza sul luogo di lavoro. Schermi facciali, guanti, mascherine, occhiali protettivi e indumenti specifici rappresentano solo alcune delle tipologie di DPI. La loro funzione primaria è quella di proteggere il personale sanitario da lesioni o esposizioni nocive durante lo svolgimento delle proprie mansioni.
la classificazione dei dpi
La classificazione dei Dispositivi di Protezione Individuale in base al grado di rischio a cui l’operatore è esposto è un elemento fondamentale per garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Secondo il regolamento UE 2016/425, i DPI sono suddivisi in tre categorie, classificate in ordine crescente di rischio connesso all’attività lavorativa, dove:
- la categoria I include DPI concepiti per proteggere rischi minimi,
- passando alla categoria II per rischi moderati
- sino ad arrivare alla categoria III per DPI destinati a proteggere contro rischi gravi.
Questa classificazione consente agli operatori di identificare facilmente il livello di protezione offerto da un determinato DPI e di selezionare il dispositivo più adatto alle loro esigenze e al contesto lavorativo.
i dm, cosa sono e la loro funzione
D’altra parte, i DM sono strumenti progettati per diagnosticare, prevenire, monitorare, trattare o alleviare malattie o lesioni nei pazienti. Questa categoria comprende una vasta gamma di dispositivi, tra cui
- apparecchi diagnostici,
- protesi,
- presidi medici
- dispositivi di monitoraggio.
La loro principale funzione è essere utilizzati direttamente sui pazienti per scopi medici, svolgendo un ruolo essenziale nelle terapie e nelle procedure mediche.
Anch’essi suddivisi in quattro classi di rischio, I, IIa, IIb e III, in funzione della destinazione d’uso e dei rischi che comporta. La classificazione è effettuata dal fabbricante, prima di immetterlo sul mercato, in base alla valutazione delle conformità applicabili, dove I è il rischio più basso e III quello più a rischio. (UE 2017/745).
Capiamo di più
Sebbene alcuni dispositivi possano essere utilizzati sia come DPI che, come DM, esiste una distinzione chiave tra loro che risiede nella regolamentazione e nella classificazione a livello europeo (DPI “UE 425/2016” recepito in Italia dal D. Lgs17/2019/ DM Direttiva 93/42/CEE recepita in Italia dal D. Lgs 46/92).
- I DPI sono principalmente regolamentati dalle autorità sulla salute e sicurezza sul lavoro, che stabiliscono norme e linee guida per garantirne l’efficacia e la sicurezza.
- D’altra parte, i DM sono soggetti a una regolamentazione più rigorosa, che varia a seconda del paese, e devono superare test clinici approfonditi prima di essere messi in commercio.
Conclusione
In conclusione, sebbene entrambi siano fondamentali per garantire la sicurezza e il benessere degli operatori sanitari e dei pazienti, i DPI e i DM differiscono nel loro scopo, nella loro funzione e nella loro regolamentazione. Comprendere queste differenze è essenziale per garantire un uso corretto e appropriato di entrambi i tipi di dispositivi nei rispettivi contesti.