lasciare traccia studio odontoiatrico

Lasciare traccia di noi anche nello studio odontoiatrico

In ogni nostra azione quotidiana lasciamo traccia di noi. Pensiamo agli sms, a WhatsApp, alle telefonate, ai social, alle carte di credito o ai cookies lasciati nella navigazione in Internet. Impensabile una società senza memoria o registrazioni, come inimmaginabile uno studio odontoiatrico privo di tracce.

Possono – anzi devono – cambiare i mezzi di tracciamento (dalla carta al digitale).

In uno studio odontoiatrico, abbiamo ad esempio necessità di conservare le cartelle cliniche per tenere traccia dei diversi lavori odontoiatrici del paziente in cura. Oppure pensiamo allo strumentario. Ogni giorno ci occupiamo del ricondizionamento dello strumentario riutilizzabile attraverso il processo di sterilizzazione, che include fasi specifiche come la decontaminazione e il confezionamento.

Tracciabilità nel processo di sterilizzazione

La tracciabilità, cioè la registrazione, conservazione e archiviazione dei dati, permette di ricostruire il processo di sterilizzazione. Le etichette sugli strumenti riportano tracce quali data di sterilizzazione, data di scadenza, numero di ciclo, ecc. Sono tutti elementi importanti per la sicurezza e qualità del servizio.

Tracciabilità e sicurezza negli studi odontoiatrici

Gli ASO negli studi odontoiatrici seguono protocolli precisi per garantire la sicurezza degli strumenti attraverso il processo di sterilizzazione. Le autoclavi di classe B, con pompa per il vuoto frazionato, sono le più utilizzate e raccomandate. Prima dell’uso giornaliero, viene eseguita una verifica di efficienza con test fisici e chimici (vacuum test, Helix test, Bowie & Dick test) a vuoto. Periodicamente si esegue anche un test biologico utilizzando spore (Bacillus stearothermophilus) per confermare l’eliminazione di tutte le forme di vita microbica.

Ogni ciclo di sterilizzazione include un integratore chimico multiparametro (classe 5 o 6) per verificare parametri come temperatura, tempo e pressione, che vengono registrati e archiviati: ecco altre tracce! L’etichettatura delle confezioni completa il processo di tracciabilità e riporta informazioni come data di sterilizzazione, data di scadenza, numero di ciclo, numero dell’autoclave, e operatore.

Tracciamento obbligatorio e raccomandazioni

Attualmente, la tracciabilità completa non è obbligatoria per gli studi odontoiatrici privati, eccetto per strutture accreditate, è tuttavia consigliabile per garantire la conservazione della sterilità e per tutelarsi in caso di contenzioso medico-legale. Le etichette delle confezioni degli strumenti possono essere apposte sulla cartella del paziente o i dati trascritti in formato digitale, come avviene nelle strutture ospedaliere.

Tecnologia avanzata e supporto al processo di tracciabilità

Le nuove tecnologie facilitano il tracciamento: sono disponibili autoclavi con stampante integrata per etichette, che così, con dati del ciclo sterilizzante e un codice a barre, possono essere facilmente scansionate e integrate nella cartella informatizzata del paziente. Inoltre, la tracciabilità dei test di verifica e dei cicli di sterilizzazione, insieme a una corretta manipolazione e stoccaggio degli strumenti, garantisce sicurezza igienico-sanitaria.

condividi questo articolo