CSO ASO

CSO: un rivale o un sostegno per i professionisti ASO?

Chi è il CSO?

CSO o ASO? Il Collaboratore Studio Odontoiatrico (CSO), secondo la definizione dal CCNL del febbraio 2024, è colui o colei che “sulla base delle istruzioni e disposizioni dell’Odontoiatra e sotto il suo diretto controllo esegue attività di supporto allo stesso Odontoiatra in studi/strutture odontoiatriche autorizzate, se previste dalla legislazione regionale e in ogni caso non appartenenti al SSN, partecipa ai flussi di lavoro come definiti dall’Odontoiatra e prende parte all’accoglienza della persona assistita, contribuendo al mantenimento, riordino, allestimento e cura degli spazi, attrezzature e dello strumentario, oltreché della documentazione clinica, amministrativa e contabile”.Conosciamo realmente questa figura e le sue mansioni?

Specifichiamo meglio quali sono i compiti che il CSO può svolgere.

Il CSO svolge, quindi, le mansioni di base a supporto dell’odontoiatra, tranne l’assistenza diretta alla poltrona e le procedure di validazione e controllo della sterilizzazione degli strumenti riutilizzabili.

Percorso di studio

La nuova figura del CSO è collocata all’interno dei profili professionali dell’area medico sanitaria e odontoiatrica nel livello IV, tuttavia mentre i corsi di formazione ASO si compongono da 300 ore di teoria e 400 di pratica, quelli per CSO prevedono solo 90 ore di formazione: 55 di teoria e 35 di pratica.

I professionisti ASO da un lato temono l’avvento di questa nuova figura all’interno del team odontoiatrico dall’altro si domandano se non possa essere invece un vantaggio.

Noi crediamo sia un falso problema.

Il CSO ha limitati, giustamente, compiti all’interno dello studio mentre il professionista ASO agisce a più ampio spettro dato anche il diverso percorso formativo, non facile e non breve, che ha dovuto seguire per poter operare con competenza e professionalità sia come segretaria sia come – e questo è il vero cuore della professione ASO – al fianco dell’odontoiatra quale assistente di poltrona.

Mansioni, compiti che il CSO non può e non deve mai espletare. Il CSO può al contrario essere un sostegno importante all’ASO sollevandola (o sollevandolo) da tutte quelle incombenze amministrative e burocratiche che non sono il vero cuore della professione ASO, come la sterilizzazione, l’assistenza diretta al proprio dentista: questo è quello che ci rende speciali e unici, quello che ci rende indispensabili.

Certo anche l’organizzazione dello studio, l’agenda, le telefonate sono importanti e gli e le ASO lo sanno fare perfettamente e li completa, però – soprattutto all’interno di un grande studio – è importante avere un CSO che, ripetiamo, aiuta e sostiene la professione ASO.

 

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